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mercoledì 4 dicembre 2019

Racconti. La Macedonia


Per poter riflettere su che cos'è una comunità prendiamo l'immagine di un grande albero pieno di frutti.
L'unità in questa immagine è data dall'albero stesso, ma sull'albero i frutti non hanno alcuna relazione fra loro: ciascuno per sé, il sole per tutti. Non è questa l'immagine giusta della vera comunità!
Prendiamo allora i singoli frutti, li cogliamo uno ad uno e li mettiamo in un unico canestro: è la comunità-contenitore, comunità-scompartimento del treno, stiamo insieme perché viaggiamo sulla stessa carrozza, siamo nella stessa casa, ma siamo dei perfetti estranei.
Neanche questa è l'immagine della vera comunità!
Proviamo allora a immaginare di prendere i nostri frutti, sbucciarli e metterli nel frullatore per farne un beverone. Stesso sapore, stesso colore, stessa consistenza: tutti uguali. Annullate le differenze.
Non è nemmeno questa la vera comunità!
L'immagine che più rispecchia la vera comunità è questa: la macedonia.
Per arrivare ad avere la macedonia devo necessariamente compiere alcuni passaggi non sempre indolori per ogni singolo frutto.
Prendo la frutta e, come prima cosa, la lavo oppure tolgo la buccia che la rende dura.
Poi la taglio a cubetti e mescolo tutto.
Infine, aggiungendo lo zucchero, faccio la macedonia.
Nella macedonia posso ancora gustare ogni singolo pezzo da solo, se voglio, oppure posso mangiare i pezzettini di più frutti insieme, con un cucchiaio.
Ognuno mantiene il suo gusto. Ognuno ha perso la sua durezza perché viene tolta la buccia, ognuno viene spezzato. Ma unendosi, però, ognuno prende più gusto!
E' questa la comunità-macedonia. Ti metti insieme, ti metti in gioco.
Per perdere la durezza bisogna essere fatti a fettine.
E nella comunità-macedonia, quali sono i frutti che vengono spezzati di meno?
Sono i più piccoli: il ribes, i frutti di bosco… Nella macedonia più sei piccolo e meno ti devi spezzare, più sei grande più devi essere fatto a fette per essere gustato.
Ecco l'immagine più appropriata della vita di una comunità. Non è pensare tutti nella stessa maniera, bensì vivere la propria identità, la propria originalità, la propria diversità, ma in vista di un bene più grande, di un bene comune.
Nella comunità-macedonia dall'unione di diversi tipi di frutti viene fuori un sapore straordinario e buono; siamo frutti differenti, ma unendoci, prendiamo più gusto e ci arricchiamo a vicenda.
Come la macedonia, nello stare insieme e nel rispetto delle diversità, creiamo l'unità.


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