L’animale totemico con le sue unghie di luce
gli oggetti che l’oscurità ammucchia sotto il letto
il ritmo misterioso del tuo respiro, l’ombra
che il tuo sudore disegna nell’olfatto, il giorno già qui.
Allora mi ricompongo, ancora mosso dalle acque del sonno,
ritorno cieco da un continente a metà
dove c’eri anche tu ma eri un’altra,
e quando ti chiedo con la bocca e le dita, percorro l’orizzonte dei tuoi fianchi,
(ti arrabbi dolcemente, vuoi ancora dormire, mi dici stupido e cattivo,
ti dimeni ridendo, non ti lasci afferrare ma è tardi, un fuoco
di pelle e d’inchiostro, le figure del sogno)
l’animale totemico ai piedi del rogo
con le sue unghie di luce e le sue ali di muschio.
E poi ci svegliamo ed è domenica è febbraio.
Traduzione di Antonio Bux
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