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giovedì 4 giugno 2020

Racconto. Alex.


Ogni uomo combatte contro sé stesso. È un impulso naturale come per i felini la caccia.
Alex, ragazzo molto sicuro di sé, superbo come tutto il suo gruppo
Un giorno Alex, come ogni pomeriggio, si è incontrato con i suoi amici. Parlavano dei loro abituali discorsi e cioè del "fumo" e di come sballare il sabato che stava alle porte. Ad un tratto, una ragazza acqua e sapone gli passa di fianco, intimorita da loro abbassa lo sguardo come un cane preso a bastonate. Alex la scruta e si accorge che lei ha una semplice ma forte paura nei loro confronti e si chiede: "perché lei ha paura di noi!?".
Torna a casa. Non riesce a smettere di pensare a quella tenera ragazza, è diventata pensiero fisso. Non riesce a dormire, si rigira nel letto per ore e ore. Gli viene voglia di uscire, è l'una di notte, esce e incomincia a vagare nella notte, stranamente non c'è nessuno fuori. Lui continua a camminare e a vagare con la notte, si siede nelle scalinate di una chiesa che gli è sconosciuta. Sente piangere, si alza e prova a seguire quel lamento. Trova una ragazza che piange, il viso è ricoperto. ...dai suoi tenebrosi capelli neri. Lui non sa cosa fare, fa un passo indietro ma c'è qualcosa che lo blocca, che non lo fa muovere, è la sua coscienza.
Per la prima volta lui sta per fare un gesto gentile verso un suo stesso simile e le chiede:
- come mai piangi? E poi cosa ci fai sola di notte?
Lei si gira lentamente, il suo viso è ancora ricoperto dai capelli, li sposta leggermente, piange ancora. Ad Alex quel dolce viso gli sembra familiare. Ci pensa e capisce che è la ragazza che aveva visto il pomeriggio.
La ragazza senza nome si alza, si avvicina sempre di più a lui, è sempre più vicina e ad un tratto lei lo abbraccia. Alex rimane un sasso per qualche istante ma decide di stringerla. Lei alza lo sguardo, lo guarda attentamente negli occhi, è la prima volta che qualcuno riesce a penetrare nel suo sguardo.
(L'anima di una persona è nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi, di Jim Morrison).
Sembra che il tempo si sia fermato a quel momento per molti secondi, in realtà non è così, il tempo non si è fermato. Loro erano consapevoli che le lancette dell'orologio andavano avanti, loro volevano passare quei secondi così.
Ad un tratto le loro labbra si venivano incontro, si avvicinavano sempre più. Alla fine le loro labbra fecero scintille e scoppiarono in un bacio pieno di passione e di romanticismo.
Questo momento di pura follia finì, lei scappò.
Lui tornò a casa, incredulo, non si era mai ceduto ad uno sguardo. Era sempre stato attento a non far penetrare dal suo sguardo la fragilità che ha in corpo, odia sentirsi fragile e debole, odia far conoscere ogni sua minima debolezza e soprattutto il suo punto debole più visibile e cioè essere sé stesso.
Lei tornò a casa, andò a dormire come se nulla fosse accaduto e che la sua vita non si era del tutto trasformata. Non aveva paura che qualcosa poteva cambiare, anzi lei adora i cambiamenti e quello che comportano. Ama stravolgere la sua vita, perché non è mai contenta di quello che ha. Non ha paura delle variazioni che possono comportare i cambiamenti perché crede di essere capace di gestirli.
Alex e la ragazza senza nome sono apparentemente differenti, anche il loro vivere la vita è diverso, ma c'è qualcosa che li unisce, qualcosa che non si può descrivere in poche parole e soprattutto non si può definire semplicemente amore o attrazione o colpo di fulmine.
Alex il mattino seguente dopo aver riflettuto a lungo per una notte intera su quanto accaduto decise di riprendere la sua misera vita come sempre, senza farsi condizionare da quella notte che già gli sembrava passata da tempo.
Incondizionatamente quella notte lo ha segnato. Prova ad andare contro al suo inconscio e a far finta che nulla è accaduto. Ogni particella del suo corpo non riesce e non vuole dimenticare quella breve e piacevole sensazione, la nostalgia lo avvolge.
Ad un tratto, in un lampo decide di non pensare più a quel momento di semplice follia.
Passano giorni, settimane, mesi e quel ricordo si fa sempre più opaco. Alex si è costruito una nuova vita lontano da quel pensiero e da quella nostalgia per non sentire quel rimorso costante.
La ragazza senza nome il mattino seguente pensava solamente a quel dolce ragazzo. Lei credeva che tutto quello non l'avrebbe condizionata e segnata per la sua piccola eternità, ogni minima parte del suo corpo non vuole credere al totale cambiamento che sta avvenendo nella sua vita. Tutta la sua ... ...sicurezza acquisita negli anni è svanita in lampo. Vuole sentirsi meglio, vuole non pensare a lui.
Ad un tratto decide di girare pagina e bruciare quelle precedenti. (Noi siamo il nostro passato, presente ed anche il nostro misero futuro).
Passano giorni, settimane, mesi e quel ricordo le opprime l'anima. La ragazza senza nome prova una forte nostalgia per quella notte priva di razionalità e il rimorso che prova è minimo ma costante.
Circa un anno dopo Alex si innamora, si innamora di Lucy, ragazza di provincia, bella ma non di quelle bellezze che lasciano senza fiato come la ragazza senza nome ormai diventata invisibile.
La loro storia è iniziata per caso, dopo una semplice festa. Si parlarono, si presentarono, uscirono insieme, si innamorarono ed infine si fidanzarono. Questa storia è una storia seria la prima per Alex. Eppure anche se ha l'amore tanto ricercato, gli amici, un lavoro, soldi ad Alex manca qualcosa.
Forse la presenza della ragazza senza nome!? Non lo sapremo mai o meglio non è il momento di saperlo.
Sei mesi insieme, pochi litigi (se si possono chiamare così), sempre uno accanto all'altro. Sarà il vero amore o la loro è una fastidiosa maschera?
Ecco una serata diversa dalle altre: Lucy decide di portare l'amica Sara che soffre per il suo amore perduto, quindi, Alex per non farla sentire di troppo porta l'amico Jack. Passano tutti e quattro una serata piacevole, un piccolo imprevisto: Sara beve troppo, non si regge in piedi. Alex viene costretto da Lucy a portarla a casa, ecco che nasce il loro primo litigio. Alex infastidito la porta a casa, è notte fonda, poche macchine si vedono in giro. Sara dopo una "bella" vomitata si riprende. Arrivano a casa, Sara non vuole rimanere sola.
Ella esteriormente è una ragazza meravigliosa, sembra la Venere tentatrice per Alex, ha movimenti così soavi, così leggiadri, sensuali. È la sensualità fatta donna, è una dea e la voglia di saltarle addosso è immensa, ma si è fermato: lei è l'amica di Lucy.
Parlano, lei vuole parlare. Si sente sola, molto sola eppure fino a qualche anno fa non si sentiva mai sola, questa le era una realtà sconosciuta. Poi era forte, molto forte e adesso è fragile come cristallo. Alex non riesce a capire perché sta così e non sa nemmeno come chiederglielo, preferisce restare in un silenzio tombale, con sottofondo le lacrime della ...  ...fanciulla.
Per la seconda volta nella sua vita non pensa a sé stesso e proprio al pensiero di questo gli riaffiora alla memoria il ricordo della ragazza senza nome.
Sara gli ricorda la ragazza senza nome, non esteriormente, anche se entrambe hanno i capelli color nero come le tenebre, ma per il fatto che le ha incontrate mentre soffrivano. Alex ha paura di dover essere "il salvatore". Non vuole! Non vuole cedere un'altra volta, sarebbe come tornare indietro, come tornare a quel magnifico e malefico giorno, sarebbe un errore imperdonabile sia per Lucy sia per sé stesso.
Notte passata a parlare, a parlare della vita, della solitudine, di rimpianti e rimorsi. Sono le sei di mattina, Sara si è addormentata e Alex torna nella sua umile dimora, vuole dormire per frenare i pensieri che lo stanno tormentando. Alex torna a casa, si addormenta.
Circa un anno dopo la ragazza senza nome si innamora, anzi, è follemente innamorata, da quella famosa notte, di quel misterioso e affascinante ragazzo, notte dove la sua vita è cambiata, notte dove lei stessa si è profondamente trasformata. Si senta molto ridicola: si è innamorata di una persona di cui non sa nulla, nemmeno il nome, di cui ricorda solamente il suo profondo, amichevole, seducente, sicuro e debole, troppo sincero, impaurito sguardo e le sue carnose e rosee labbra che ha baciato.
La ragazza senza nome ha un enorme bisogno di lui, del suo piacevole corpo e della sua splendida anima. Sa che se non sarebbe scappata quella folle notte avrebbero passato attimi di pura unione corporale e sentimentale.
Forse il suo è un capriccio per possedere il suo corpo o per avere lui in ogni suo minimo aspetto!? Non lo sapremo mai o meglio non è il momento di saperlo.









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