La volpe si legò alla coda un gran mazzo di fiori silvestri,
mise attorno al collo un nastro che aveva trovato sul sentiero del bosco e si
presentò a mamma pernice che prendeva il sole tra l'erba.
- Mamma pernice, guardami. Osserva la mia coda fiorita, osserva questo nastro superbo. Io sono la regina degli animali. accompagnami a vedere il tuo nido. Voglio far conoscenza coi tuoi figlioli.
"Così" pensava astutamente la volpe "mi mangerò tutta la famiglia".
- Come potrei disubbidire alla regina? - disse umilmente l'ingenuo uccello.
E si avviò verso il nido. In quell'attimo, da un cespuglio, sbucò un fierissimo cane. Mamma pernice raggiunse, a volo, il ramo di un albero. La volpe, per via del mazzo di fiori stretto alla coda e del nastro stretto al collo, era maledettamente impacciata. Non riuscì a correre. Il cane le fu addosso e la sbranò.
- Mamma pernice, guardami. Osserva la mia coda fiorita, osserva questo nastro superbo. Io sono la regina degli animali. accompagnami a vedere il tuo nido. Voglio far conoscenza coi tuoi figlioli.
"Così" pensava astutamente la volpe "mi mangerò tutta la famiglia".
- Come potrei disubbidire alla regina? - disse umilmente l'ingenuo uccello.
E si avviò verso il nido. In quell'attimo, da un cespuglio, sbucò un fierissimo cane. Mamma pernice raggiunse, a volo, il ramo di un albero. La volpe, per via del mazzo di fiori stretto alla coda e del nastro stretto al collo, era maledettamente impacciata. Non riuscì a correre. Il cane le fu addosso e la sbranò.

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