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venerdì 13 marzo 2020

Favola. " LE STREGHE CATTIVE DI SANTE' "

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FAVOLA CON MORALE
C'era una volta, un bambino di nome Bibo che purtroppo era nato con un difetto fisico non indifferente, un enorme gobba sul lato destro della schiena.

Bibo abitava a Santè, un paesino abbarbicato sui monti della valle del Vermont e con una piccola

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peculiarità:   ERA INFESTATO DALLE ………







Santè era circondato da mura enormi, alte trenta metri, attaccate alle quali c'erano delle reti che si andavano a congiungere tutte a un unico palo alto cinquanta metri che era stato piantato proprio nel mezzo del paese;
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Questa grande opera di ingegneria era stata realizzata, duecento anni prima, dai vecchi saggi e questo perché, tutti i giorni, dopo l'ultimo rintocco dell'avemaria suonata dal campanile di sasso del paese, dalla vetta del monte Scuro sotto il quale era stato era stato costruito Santè, scendevano le streghe cattive a cavallo delle loro scope e sorvolando il paese gridavano e grugnivano adirate dal non poter  entrare a far danni e a rapire i bambini perché impedite proprio da quella rete che avvolgeva Santè in un potente e meraviglioso abbraccio.






favole con morale
favole con moraleTutte le sere verso le sei e mezza le mamme si affacciavano sull'uscio delle loro case e chiamavano urlando il nome dei loro piccoli che si trovavano fuori a giocare, si dovevano assicurare, perlomeno, che i bambini si trovassero all'interno delle mura appunto prima che l'ultima nota dell'avemaria fosse suonata dalle campane vecchie e arrugginite di Santè



La pena per essere rimasti fuori dalle mura sarebbe stata quella di incorrere nelle angherie crudeli delle streghe cattive.

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Quel giorno successe l'inimmaginabile, Bibo si trovava al di fuori delle mura del paese e siccome aveva sempre la testa tra le nuvole non si ricordò, né che era tardi  e neppure di quello che la mamma gli diceva ogni giorno " Mi raccomando Bibo, non dimenticarti di rientrare dentro le mura di Santè prima della fine dell'avemaria."


favole con moraleAnche se la donna aveva chiamato Bibo più forte che poteva, non era stata sentita perché la sua casa era proprio dietro il campanile, lontano quindi da dove si trovava il bambino.




Fu così che la povera creatura si ritrovo proprio in mezzo a una decina di streghe che,  prendendolo a bastonate, a furia di calci e sberle lo fecero ruzzolare contro le mura della città dove, devastato dalle botte, tutto livido e tumefatto il povero bimbo perse conoscenza.

Qualche ora dopo, ancora frastornato, Bibo si svegliò, dolorante e si incamminò verso casa dove venne raccolto dai suoi genitori. Il babbo del bambino, lo guardò stupito, poi si volto verso sua moglie e sempre con sguardo incredulo le disse " Guarda cara…….! Non ha più la gobba!" la donna scoppiò in un pianto pieno di felicità, le streghe avevano, si picchiato quasi a morte Bibo, ma gli avevano anche tagliato la gobba, e il piccolo sembrava in buona salute.




favole con moraleLa notizia, come la freccia scoccata dall'arco, volò veloce di bocca in bocca e fece ben presto il giro del piccolo paese fino a quando non giunse alle orecchie di Laerte. Questi era un bambino nato lo stesso anno, lo stesso giorno e alla stessa ora di Bibo e anch'egli aveva una gobba enorme, però sul lato sinistro della schiena.

Quando apprese di quanto successo all'amico Bibo, pensò che anche lui avrebbe potuto vivere senza quell'ingombrante scomoda gobba, sarebbe bastato passare una giornata fuori con le streghe che sicuramente, pena qualche calcio e qualche ceffone, gliela avrebbero tagliata per fare chissà quale pozione magica; "Si si lo sanno tutti che le streghe usano le gobbe dei bambini per i loro incantesimi" pensò fra se e se Laerte  "Anzi queste protuberanze sono anche molto rare e quindi le malefiche megere non se ne faranno scappare una grossa come la mia"

Quindi l'indomani, come da copione, il bambino aspettò che l'avemaria fosse suonata e di proposito resto fuori dalle mura di Santè.






Quando si svegliò dopo aver incontrato le streghe, Laerte si incammino verso casa tutto malandato; Quando arrivò però in prossimità del lago, specchiandosi nell'acqua, ebbe una brutta sorpresa.

favole con moraleIl povero bambino rabbrividì vedendo la propria immagine riflessa nello specchio d'acqua, perché le streghe invece di togliergli la gobba avevano attaccato sulla sua schiena anche quella di Bibo, quindi adesso Laerte ne aveva due una a destra e una a sinistra.

















MORALE DELLA FAVOLA

SPESSO CIO' CHE SEMBRA NON RISULTA POI CIO' CHE IN REALTA' E', QUINDI, PRIMA DI TRARRE DELLE CONCLUSIONI E' MEGLIO PENSARCI DIECI VOLTE.

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