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mercoledì 11 marzo 2020

Giovanni Raboni. Poesia. Ponzio P.

Al fondo
d’un orrido paese che non ha inverno, rettore
di teste calde, giudice di liti
senza capo né coda
-cos’altro può volere il più maligno
dei padri? Solo in sogno mi riporta
al verde inciso dei prati, ai piaceri d’un tempo
che non ritorna: il trotto nel maneggio
deserto,
le delicate azioni campestri,
le giubbe rosse per strangolare la volpe
dietro l’ultima siepe.
Realtà
è lo squallore dei viaggi, la carriera mal digerita,
le raccomandazioni che non servono a niente
o arrivano in ritardo; è avere, invece
dello stagno grigio e mattutino, pieno
di pigra cacciagione,
questo sporco catino dove mi lavo le mani.


da Le case della vetra

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