Non che io ami i tuoi figli, i cui occhi vuoti
Vedono solo l'ansia che li opprime
e le cui menti nulla sanno, e nulla vogliono sapere...
Ma il ruggito delle tue democrazie,
i tuoi regni di terrore, le tue grandi anarchie
Come il mare rispecchiano le mie passioni più selvagge
Dando un fratello alla mia rabbia: libertà
Solo per questo le tue urla sgraziate
Mi sono gradite; altrimenti tutti i re potrebbero
Togliere ogni diritto alle nazioni con le fruste
Insanguinate o cannoni traditori, e io
Resterei indifferente... Invece,
Invece questi cristi ce muoiono sulle barricate,
Dio sa che sono con loro in qualche cosa.
venerdì 20 marzo 2020
Oscar Wilde. Poesia. Sonetto alla libertà da Eleuteria
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