Primavera
nell’aria.
All’improvviso
un tuono!
Un lampo
squarcia il cielo
rischiara
il buio
strappa
vesti e
drappi
all’oblio.
Un vento si
leva forte
alza la
sabbia
cambia
volto ai deserti
scompiglia
mausolei
fa tremare
troni,
denuda
circuiti che vanno
dal cuore
ai pensieri
rianima
membra rassegnate.
Diventa
brivido, scintilla di fuoco,
come guizzi
di scorpione sotto la sabbia,
che caccia
fuori la testa
e si
raggomitola con il vento nel ventre
salta da
duna a duna e gli balla sulla testa.
Vento che
come musica, contagio,
passa da
uomo a uomo
a ridestare
orgoglio, speranza,
coraggio,
assopiti,
a spezzare
catene e gioghi rugginosi.
Semi
ammollati
all’improvviso
germogliano fiori
dal profumo
prezioso, stordente,
della
dignità e libertà
sazianti
più del pane.
Uccelli
d’acciaio
ubbidienti
al demone
ubriacato
da disumano potere
fan pioggia
di fiamme
tingendo di
sangue e di morte i granelli.
Ora la
notte è buia e cupa
ma tornerà
a brillare.
Per
ormeggiare in paradiso
spesso si
attraversa l’inferno. Angeli e demoni in lotta. Luna e stelle
ora indignate ora plaudenti
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