Racconto. Alla ricerca della serenità.

Mi piacerebbe viaggiare, ritrovarmi di fronte al mondo intero e osservare ciò che agli altri è impossibile anche solo immaginare; spingermi oltre al limite.
Mi piacerebbe scoprire, andare alla ricerca dell’impossibile per il semplice gusto di farlo, senza alcuna aspettativa. Vorrei rivivere, uscire dagli schemi, dalla vita di tutti i giorni. Piangere di gioia per il semplice fatto di sentirmi viva, davanti al paesaggio illuminato dal sole.
Mi piacerebbe scordarmi di tutto ciò che so, ripartire da zero, sentire sulla mia pelle emozioni impossibili da descrivere. Provare amore, quello semplice, verso me stessa, verso ciò che mi circonda.
Mi piacerebbe sorridere durante tutto quel viaggio, senza i pensieri che mi limitano, sentire l’animo che si illumina, che risplende dentro di me; percepire molte energie diverse tra loro. Fare ciò che è definito pura pazzia, per poi ritrovare il mio equilibrio.
Mi piacerebbe ripercorrere la mia strada, una volta che sarà finita, e gioire, sentirmi soddisfatta per ciò che sono, per ciò che sono riuscita a diventare e ripensare che anni e anni fa non ci credevo nemmeno.
Mi piacerebbe vivere in un mondo senza doppi sensi, senza inganni, vivere nella semplicità rispettando i propri bisogni, in un mondo che si prende cura del mondo stesso.
Mi piacerebbe che le persone non abbiano secondi fini, mi piacerebbe vedere solo le sfumature, non un colore soltanto. Ridere fino a sentire mal di testa, alzare il volume al massimo e ballare sulla riva del mare, assieme alle stelle che illuminano i miei passi e la luna più vicina che mai. Le onde che sembrano muoversi in sintonia con la musica, con la musica della terra, del cuore.
Mi piacerebbe trovare una persona che mi rispetti, che non mi imprigioni nella sua vita, nei suoi ideali, come fosse un’imposizione.
Mi piacerebbe danzare in ogni luogo esistente fino a sentire male ai piedi e, quando la musica finisce, distendermi in un’immensa distesa verde e sentire la vera e pura pace interiore.