Post più popolari

venerdì 20 marzo 2020

Hermann Hesse. Poesia. Ode a Hölderlin

Amico della mia giovinezza, ritorno a te colmo di gratitudine
in certe sere quando nel cespuglio di lillà
del giardino assopito
solo risuona il mormorar del fonte.

Nessuno ti conosce, amico, il nostro tempo ha abbandonato
da molto i silenziosi incanti della Grecia,
empio e dissacrato il popolo vagabonda nella polvere.

Ma la segreta schiera dei posseduti
ai quali il dio l'anima flagellò di nostalgia
per loro risuonano ancor oggi
i canti dell'arpa tua divina.

Spossati dal giorno ci protendiamo avidi
alla notturna ambrosia dei tuoi canti,
la cui ala flottante
ci ombreggia con sogno dorato.

Ah, ardente divampa quando ci ammalia il tuo canto,
dolorosa divampa e inestinguibile la nostra nosalgia
del beato paese di un tempo,
dei templi dei Greci.


[Traduzione di Mario Specchio]

Nessun commento:

Posta un commento