Nel camino tra gli spasmi si torce il ceppo che brucia,
segni di vampa scorrono con un brivido sulla cenere della scorza.
Fuori infuria la notte umida, soffre e ulula,
come nel tormento una bestia invoca morte e misericordia.
Nella fiamma che guizza sto rannicchiato al camino
non resiste, sembra, alla sorte l'anima che trema,
sul mio cuore trascorre brivido su brivido,
fuoco di dolore e nel suo ardore mi tormento.
Come il ceppo che brucia e la notte che si lamenta
si arrende il cuore con un guizzo al nemico spietato,
a quel dolore dove rassegnati e inermi avvampiamo
che noi fiamma e ceppo, bufera e grido bestiale affratella.
[Traduzione di Roberto Fertonani]
Nessun commento:
Posta un commento