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mercoledì 3 giugno 2020

Prefazione


Leggendo le poesie di Luigi, che ho avuto l’occasione di conoscere nei miei corsi di scrittura, seminari e ho condiviso con lui la sofferenza di dolore, è importante soffermarsi nel cuore della sua scrittura.
La poesia nasce dal nostro intimo per motivi diversi che possono essere di gioia, estasi, stupore, amore, sofferenza ed altro. In Luigi il dolore è la causa scatenante dell’esplosione poetica, un dolore che non l’ha danneggiato ma gratificato; un dolore che, grazie ad una “situazione triste”, gli ha permesso di “mettere nero su bianco”, gli ha fatto scoprire il suo “essere uomo”. È stata, la sua, una sofferenza lunga e profonda che dura da parecchi anni.
La poesia dunque è un vero toccasana: aiuto morale, evasione, rifugio, dispensatrice di pace, piacere dello spirito: “essa non è ambizione, ma la ricerca di un punto di contatto con l’esterno per vincere una timidezza e una solitudine interiore e esteriore”. La poesia di Luigi si sdoppia ed egli dialoga con “l’altro di sé”. Qual è il significato delle sue poesie? Un cuore affranto viene lavato e liberato dal dolore tramite la pioggia benefica e purificatrice. La pioggia è metafora di rinascita poetica,
di volo sull’Elicona e incontro con Erato.

La sua “Maestra”
Cristina.






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