Il mio
destino nei Tuoi occhi, la mia paura,
la mia ansia, la mia malinconia, la mia nostalgia … la mia immensa felicità. Tutto in quegli occhi profondi come è profondo il più cristallino degli oceani; la loro purezza è lontanamente uguagliata soltanto dal più bel diamante che l’occhio umano ha potuto vedere, da loro è stato abbagliato nel cuore, nell’ anima,
non può più, da allora, starne senza, continuamente li cerca con affanno perché solo di essi si nutre, solo da essi si sente appagato, vivo. L’infinito ha un senso diverso da quando la persona che io sono ha avuto l’ incomparabile opportunità di poterli ammirare e per interminabili attimi farli propri.
Ora fanno parte di me ed ogni attimo che fugge sono sempre più
affascinato, attirato, stregato.
Io li ho visti solcati dalle lacrime della felicità
che solo l’ Amore più vero e puro può fare scorrere,
li ho visti piangere (ahimè) di dolore
che scaturisce dall’intimo più profondo,
li ho visti persi nell’ immensità, languidi, tristi;
li ho visti colmi di odio trafiggermi
come la più affilata delle lame penetra la carne
provocando un dolore atroce, insostenibile, insopportabile,
come solo può fare una fiamma ardente
lambendo la lacerazione sanguinante.
Tutto questo sono i tuoi occhi, sono Te,
Divina creatura; loro sono lo specchio del Tuo spirito, della Tua anima, la Tua essenza, io sono un loro satellite, un umile uomo che non smetterà mai di ringraziare il fato per quell’ incontro che mi ha concesso e per essere il Tuo Amore.
la mia ansia, la mia malinconia, la mia nostalgia … la mia immensa felicità. Tutto in quegli occhi profondi come è profondo il più cristallino degli oceani; la loro purezza è lontanamente uguagliata soltanto dal più bel diamante che l’occhio umano ha potuto vedere, da loro è stato abbagliato nel cuore, nell’ anima,
non può più, da allora, starne senza, continuamente li cerca con affanno perché solo di essi si nutre, solo da essi si sente appagato, vivo. L’infinito ha un senso diverso da quando la persona che io sono ha avuto l’ incomparabile opportunità di poterli ammirare e per interminabili attimi farli propri.
Ora fanno parte di me ed ogni attimo che fugge sono sempre più
affascinato, attirato, stregato.
Io li ho visti solcati dalle lacrime della felicità
che solo l’ Amore più vero e puro può fare scorrere,
li ho visti piangere (ahimè) di dolore
che scaturisce dall’intimo più profondo,
li ho visti persi nell’ immensità, languidi, tristi;
li ho visti colmi di odio trafiggermi
come la più affilata delle lame penetra la carne
provocando un dolore atroce, insostenibile, insopportabile,
come solo può fare una fiamma ardente
lambendo la lacerazione sanguinante.
Tutto questo sono i tuoi occhi, sono Te,
Divina creatura; loro sono lo specchio del Tuo spirito, della Tua anima, la Tua essenza, io sono un loro satellite, un umile uomo che non smetterà mai di ringraziare il fato per quell’ incontro che mi ha concesso e per essere il Tuo Amore.
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